Mostra 20 Anni Dedicazione

Il percorso di costruzione della nuova Chiesa

L’idea di costruire una nuova chiesa a Calabrina non era una novità in curia, ma fino agli anni ‘90 nessuno se l’era sentita di prendere in mano una scelta così impegnativa. L’attuale “chiesa vecchia”, infatti, venne realizzata nel lontano 1961 da Don Alberto Benedettini insieme a qualche volenteroso parrocchiano, ma per molti anni si preferì occuparsi della costruzione di una chiesa di persone.

In principio occorreva scegliere il luogo più idoneo. È stata individuata l’area più vicina alla via Cervese, in modo che il maggior numero di persone potessero vedere la futura chiesa. Già dai primi momenti non mancarono episodi curiosi: una volta individuata l’area su cui costruire, al catasto non si trovava la proprietà del terreno. Alla fine si scoprì che era stato intestato alla mensa vescovile, come era la prassi per i terreni che non avevano ancora un utilizzo parrocchiale ben definito.

Il progetto della nuova chiesa

La Provvidenza ha voluto che i tempi fossero maturi per un grande passo. Don Ettore accettò di iniziare questa grande avventura. Dall’amicizia con don Giancarlo Biguzzi, emerse il nome di Leopoldo Mastrella, architetto romano, poiché aveva da poco realizzato una nuova Chiesa di Ostia con materiali di recupero. Così gli fu commissionato il progetto della nostra chiesa.

“I sabati” per la pulizia dei mattoni

Per costruire la chiesa sono serviti tanti mattoni. Il vecchio essiccatoio Martini di Cesena ha fornito all’opera tutte le pietre necessarie. Essendo però mattoni “usati”, è stato necessario ripulirli uno ad uno, ma tante persone si sono avvicinate per dare il proprio contributo all’opera. Queste pietre si sono trasformate in pietre vive. Ogni sabato pomeriggio ci si trovava a passare un’ora insieme, nel terreno di Prati, all’angolo tra la via Provinciale Cervese e la Via Mariana. Da un cumulo di rovine è rinata una storia che continua ancora oggi.

Posa della Prima Pietra – 19 settembre 1993

E così i lavori ebbero inizio nel 1993. Nonostante alcune perplessità iniziali, per via delle particolari forme, il progetto dell’architetto venne approvato. Don Ettore ne era entusiasta. La posa della Prima Pietra è avvenuta il 19 settembre 1993, all’interno della Festa Popolare. Erano presenti il Vescovo Lino Garavaglia, l’Architetto L. Mastrella, l’Ing. L. Marigliani, in sindaco E. Preger e tutta la comunità parrocchiale.

I lavori per la costruzione della chiesa hanno avuto inizio nel 1993 e si sono conclusi nel 1996.

L’operazione mattone

Per avere una chiesa nuova ci sono voluti anni di impegni e di sacrifici. Il costo dell’intero edificio è stato di oltre un miliardo di vecchie lire, per circa metà finanziato dalla CEI, mentre il restante è stato a carico della comunità parrocchiale. Per fare fronte alle rate del mutuo è stata proposta “l’operazione mattone“: in libertà, chi desiderava ed aveva le possibilità di contribuire attivamente poteva donare una quota mensile a favore dell’opera. Molte persone e famiglia hanno generosamente donato una quota mensile o contribuito in vari modi per diversi anni. Ora tutti noi possiamo godere dei frutti di questo bene.

La Festa della Dedicazione – 25 Ottobre/10 Novembre 1996

Finalmente vennero conclusi i lavori e si poté inaugurare questo nuovo tempio del Signore. Alcuni dettagli non erano pronti, ma dalla gioia non si volle più aspettare. La Dedicazione della nuova chiesa è stato un grande evento per tutta la comunità, gli amici e le persone legate alla parrocchia. Per comprendere, vivere e gioire di questo avvenimento sono state dedicate due settimane di festa, con incontri, celebrazioni e concerti.

La S. Messa della Dedicazione – 9 Novembre 1996

Finalmente la chiesa tempio è ultimata. Essa è dimora di Dio in mezzo a noi, è segno del mistero della Chiesa. Santificata dal sangue di Cristo, ci richiama ad essere tempio santo costruito con pietre vive”.

“Sono passati 35 anni dal 23 aprile 1961, giorno in cui fu costituita la parrocchia di S. Marco Evangelista in Calabrina. Con il contributo della CEI, della Diocesi di Cesena e nostro su disegno dell’Architetto Leopoldo Mastrella e dell’Ing. Luciano Marigliani, finalmente il grande sogno è realtà: a Calabrina c’è un tempio degno della Presenza del Signore. Si è realizzata la promessa scritta nei libri sacri: <Ora Io ho scelto e santificato questo tempio, perché la Mia Presenza vi resti sempre, e lì saranno i miei occhi e il mio cuore.>” (2Cron. 7, 16)

La nostra chiesa oggi

A distanza di vent’anni si sono conclusi parte dei lavori appartenenti al progetto iniziale e non ancora realizzati. La scalinata che ora possiamo vedere ed utilizzare, dona grande dignità e solennità a tutto il complesso. L’elevatore permette un ingresso agevole anche alle persone in difficoltà.

Come ultimo pensiero, non resta che ringraziare per il dono di questa chiesa, a noi tanto cara. La nostra comunità è viva, perché oltre ad avere un luogo dignitoso, è una chiesa di persone che partecipano, ciascuno secondo i talenti ricevuti, alla costruzione del Regno di Dio tra gli uomini. E un grande grazie ai sacerdoti, qui sulla terra e in Cielo, che hanno dato inizio a questa storia a Calabrina e che continuano oggi a rendere presente Cristo tra noi: Don Renato, Don Rino, il caro Don Ettore, Don Onerio e Don Alberto.