Il cristianesimo è fondato su un avvenimento storico: Cristo, Dio fatto carne. Egli è fondamento, centro della storia e meta ultima. “Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt. 28,20). Da questa certezza dobbiamo attingere un rinnovato slancio nella vita cristiana, facendone la forza ispiratrice del nostro cammino. Consapevoli di questa presenza tra noi del Risorto, ci poniamo oggi la domanda rivolta a Petro, subito dopo il discorso di Pentecoste: “Che cosa dobbiamo fare?”. “Davanti alle grandi sfide del nostro tempo, non esiste una formula magica che ci salverà, ma una Persona, e la certezza che essa c’infonde: Io sono con voi” (Giovanni Paolo II)
C’è un Mistero più grande di noi… Un Mistero che abbraccia il nome di Dio, Colui che ci ama da sempre e che ci accompagna in questo nostro cammino che ci è stato donato.
Carissimi genitori, affinché la festa della Prima Comunione, non sia solo una cerimonia che si deve fare, perché è usanza, (come il morbillo che è una malattia che è meglio prenderla da bambini) ma sia un momento che ha un senso per voi e per i vostri figli, è necessario che anche voi vi prepariate adeguatamente… È per questo che vi ho proposto una catechesi che vi aiuti a comprendere meglio il valore della vita e ciò che accade ai vostri figli con la Comunione. Purtroppo alcuni di voi sono venuti solo una volta. Voglio sapere il perché di questa trascuratezza. Non sarà che per caso, per voi, la parrocchia è come un negozio di scarpe. Ci si va solo quando si è scalzi e poi chi s’è visto s’è visto. A queste condizioni io non ci sto. Una cosa, o è importante, o non lo è, non si può recitare una commedia.
Spero che il nostro cammino di fede sia sempre più luminoso, pur vivendo in mezzo ad un mare di tentazioni molto insidiose.
Questa presenza è una realtà attuale, come lo sono il marito o la moglie, i figli, gli amici e si può incontrare personalmente. Infatti, la sera prima di morire “avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino all’estremo” e decise di farsi Pane per essere sempre con noi. In ogni messa riaccade lo stesso miracolo: il pane di tutti i giorni diventa il suo corpo sacrificato per noi.
È faticoso trovare la propria strada, ma non impossibile! Ci riuscirai, ti sono vicino. TVB don.
Oggi tutti sono alla ricerca del nuovo: società nuova, repubblica nuova, regole nuove, ecc… ma con poco successo, perché il nuovo può iniziare solo dall’interno dell’uomo, dal cambiamento di ognuno di noi.
“All’aurora ti cerco, di Te ha sete l’anima mia”, buona giornata! Bacioni! Don
La Bibbia dice: “Le sofferenze del momento presente sono un nulla a confronto della gloria e della felicità che ci aspetta”… “Se noi non risorgeremo, neanche Cristo è risorto, ma Cristo è risorto” ed è ancora con noi, fisicamente. Non è venuto ad eliminare il dolore e la morte, in questa fase della vita, ma a condividere la sofferenza e la morte, per dare un significato a tutto e vincere questa maledetta morte.
Studiare vuol dire conoscere meglio la realtà con la bellezza con cui è fatta. Inoltre l’ignoranza è una forma di schiavitù. Più cose conosci, più sei libero.
Esercitando la mia missione, attraverso il dialogo e la confessione, ho imparato a conoscere il cuore dell’uomo col suo fascino e la sua debolezza. La mia reazione davanti a una persona che mi confessa le sue mancanze è quella di identificarmi con lei, come se quelle colpe fossero mie.
Nonostante i nostri rifiuti resteremo sempre amati fino alla fine. “Il padre ci ama” da sempre e per sempre, questa è la novità inaudita che ci da’ serenità. La Benedizione pasquale nella vostra famiglia vi dia l’opportunità di ritrovare il significato della vita.
Impariamo a vivere la domenica come un giorno del Signore. Partecipiamo all’Eucarestia. È un impegno necessario non solo un precetto. Solo così possiamo, in comunione con tanti fratelli, incontrare fisicamente Colui che ci ha amati e ha dato se stesso per noi.
Finalmente la chiesa tempio è ultimata. Essa è dimora di Dio in mezzo a noi, è segno del mistero della Chiesa santificata dal sangue di Cristo, ci richiama ad essere tempio santo costruito con pietre vive.
Con la Pasqua riaffermiamo la certezza che ha accompagnato la Chiesa per due millenni e che il Giubileo ci ha ravvivato: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt. 28,29). È nella consapevolezza di questa presenza tra noi del Risorto che ci poniamo oggi la domanda rivolta a Pietro a Gerusalemme, subito dopo il discorso di Pentecoste: “Che cosa dobbiamo fare?” (At. 2,32). Infonde: Io sono con voi! Questa celebrazione ci aiuti a ripartire da Cristo, conoscerlo, amarlo e vivere in lui una vita nuova per trasformare con lui la storia.
Sono passati 35 anni dal 23 aprile 1961, giorno in cui fu costituita la parrocchia di S. Marco Ev. in Calabrina. Col contributo della CEI, della diocesi di Cesena e nostro su disegno dell’Arch. Leopoldo Mastrella e dell’ing. Luciano Marigliani, finalmente il grande sogno è realtà: a Calabrina c’è un tempio degno della presenza del Signore. Si è realizzata la promessa scritta nei libri sacri: “Ora Io ho scelto e ho santificato questo tempio, perché la mia presenza vi resti sempre, e lì saranno i miei occhi e il mio cuore.” (2Cron. 7,16)
Ragazzi non ringraziate me, ringraziate la vita. La vita è una e deve essere vissuta in tutta la sua pienezza finché potete godere della bellezza di questo mondo, dalla rugiada del mattino alle stelle della sera siate contenti, soprattutto pregate perché è il modo migliore per essere grati al Signore.
Cristo non è morto per tutti, cioè per il mucchio, ma è morto per te. Allora tu sei molto preziosa e importante.
Educare significa introdurre le persone nella realtà totale per la creazione di personalità e di storia.
“IL PADRE VI AMA”. Questa è la sola certezza capace di dare senso, forza e gioia alla vita. L’amore di Dio non si allontanerà mai da voi, non verrà mai meno la sua alleanza di pace con voi. Egli ha impresso il vostro nome sulle palme delle sue mani.
La verità esige dall’uomo l’amore. Questo amore, nella libertà, si fa dono unendo un uomo ed una donna in una comunione di vita. Il loro amore trasmette la vita e fa crescere l’uomo. È nella famiglia che l’uomo diventa sè stesso, fuori di questa muore.
Cari genitori, oggi i giovani sono diventati indifferenti, senza certezze, smarriti e fragili. All’origine di questa situazione c’è la mancanza di un punto di riferimento sicuro, quella che viene chiamata l’assenza dei genitori, perché non si svolge più un lavoro educativo valido e non si propone loro un’esperienza che li colga nelle loro esigenze più profonde.
La Pasqua è la solennità più grande dell’anno, perché ti fa capire che Gesù Cristo è veramente per te e ti ama fino alla morte di croce e la notizia straordinaria è che questo fatto non è chiuso nel tempo, ma “GESÙ RISORTO È ANCORA CON NOI“
Carissimi, visitando le vostre famiglie, vi ricordo che con la Pasqua: la Vita irrompe nel mondo, l’odiosa morte è condannata, Cristo generato prima del tempo è vivo. Perciò per noi che crediamo in Lui si avvicina sfolgorante il giorno senza tramonto e con questa presenza vicina e certa, tutto può cambiare in noi.
Devi amare tutta la tua vita, non solo un aspetto, ma avere la passione per il tuo destino. Questo t’impegna a dare la vita per l’opera di un Altro, perché tu sei opera suprema di quell’Altro che è Dio.
Il dolore è un grande mistero e non ci si capisce molto. È un dato di fatto che fa parte della vita. O lo unisci al dolore che Cristo ha sofferto per la tua salvezza e diventa fecondo o lo sopporti semplicemente, magari imprecando e non serve a nulla.
Cara amica, ci sono un’infinità di domande che non riusciamo a risolvere, dobbiamo ammettere che c’è qualcosa che non quadra. Che c’è un mistero più grande di noi. Però, di una cosa siamo certi: Sei una persona amata alla follia. Questo mi sembra sia più che sufficiente e quindi non ci perdiamo d’animo e andiamo verso il nostro destino sereni.
Cerca di essere sempre aperta al Mistero che ci costituisce, senza quest’apertura, la vita è nulla, fra un po’ saremo solo polvere. È solo questa grande presenza, che si è resa incontrabile, che è in grado di dare valore a tutto.
La samaritana e il vecchio usuraio Matteo accettando la proposta di Gesù: “Vieni e seguimi” trovarono veramente un abbraccio e uno sguardo nuovo: sulla creazione, sui soldi, la famiglia, i bambini, il lavoro, la vita.
Amo tutto il bello della vita, mi affeziono alle persone, mi piace divertirmi, mi piace l’arte, la musica, la montagna, ecc…
Non mi viene mai la tentazione di giudicare, anche perché conosco la mia fragilità, ma solo la soddisfazione di poter donare la riconciliazione e la serenità. Stando a faccia a faccia con questa realtà, mi sono sempre arricchito, ho capito meglio il senso della vita.
“Se anche vado per valle oscura non temo alcun male perché Tu sei con me” (Salmo). Il Signore è sempre con noi e ci ama anche se non ce lo meritiamo!
C’è uno sguardo e un cuore che vi penetra fino nel midollo delle ossa e vi ama fin nel vostro destino, uno sguardo e un cuore che nessuno può fuorviare, nessuno può rendere incapace di dire quel che pensa e quel che sente, nessuno può rendere impotente… Non c’è nulla che possa sospendere quell’impeto immediato di amore, di attaccamento, di stima, di speranza… Non c’è nulla che possa fermare la sicurezza di un destino misterioso e buono.